Percorso n°16

Info Utili:

Durata totale uscita: 5,30 ore
Segnaletica: Sentieri n°00, 05
Fontane: n°2 nella zona del sent. 00
Dislivello totale in salita: N.R.
Periodo consigliato: Maggio-Ottobre


Panorama dal sentiero 00.


Foto di gruppo.


"Rampa" sul sentiero 00.


Gruppo al passo della Consuma.


Il "Pinone" lungo il sentiero.


Il "Capitano" guida la truppa.

Partenza dal solito posto alle 7.00 in direzione Vicchio, si transita da Rabatta poi Sagginale e quindi Ponte a Vicchio, si continua per Dicomano sulla strada “vecchia” (quella per intendersi che costeggia il fiume Sieve sulla destra), transitati da Dicomano si prosegue per Contea dove si devia a sx per Londa, arrivati al paese si prende a dx del ponte in direzione Vierle, si prosegue in salita su asfalto dritti tralasciando le varie deviazioni compresa quella per Vierle che tralasciamo sulla dx. Circa al 30° Km la strada si fa sterrata e dopo poco arriviamo ad un bivio che prendiamo a sx dopo circa un km su di un ampio curvone che gira a sx, c’è una fonte situata sulla dx del fondo stradale non visibile dalla stessa. Si prosegue ancora per circa un Km fino ad immettersi in prossimità di una croce in ferro sul sentiero g00g (Croce a Mori- Consuma), si prende a dx e dopo circa 300 metri sulla sx in prossimità di una quercia c’è un piccolo viottolo che porta in pochi metri ad una sorgente d’acqua molto fresca. Si prosegue sul segnavia g00g in direzione Consuma, la strada è ampia e tutta in quota il fondo è ottimo nel periodo estivo.

Circa al 37° Km ci troviamo ad un bivio, prendiamo a dx quello segnato con i classici segni rosso/bianco, dopo circa 1,5 km ci troviamo a un incrocio con tre strade, prendiamo la rampa centrale molto sconnessa e proseguiamo in bici fino ad un’altra salita molto tosta in cui bisogna mettere anche il piede a terra per spingere a mano al bici. Dopo questa asperità il sentiero g00g si fa più ampio e completamente pedalabile fino ad arrivare in breve al Passo della Consuma (1050 mt.).

 

Km Totali

Km Parz

Slm

dsl  %

Media

Tmp Parz

Tmp  Totale

Borgo S.L.

0

0

193

0

0

0.00.00

0

Vicchio

7

7

171

-0.31

27.00

0.15.33

0.15.33

Dicomano

15

8

162

-0.11

27.00

0.17.47

0.33.20

Contea

18.5

3.5

142

-0.57

29.00

0.07.14

0.40.34

Londa

22

3.5

226

2.40

25.00

0.08.24

0.48.58

Fonte 1

32

10

881

6.55

11.00

0.54.33

1.43.31

Bivio su 00

33.6

1.6

993

7.00

11.00

0.08.44

1.52.15

Fonte 2

34

0.4

1025

8.00

11.00

0.02.11

1.54.26

P.so della Consuma

40.6

6.6

1050

0.38

15.00

0.26.24

2.20.50

Bivio sent. N°5

41.5

0.9

1018

-3.56

25.00

0.02.10

2.22.59

Madonna dei Fossi

46

4.5

832

-4.13

18.00

0.15.00

2.37.59

Poggio Castel

46.6

0.6

890

9.67

8.00

0.04.30

2.42.29

Croce in pietra

47.5

0.9

832

-6.44

18.00

0.03.00

2.45.29

Bivio Pomino

51.7

4.2

560

-6.48

15.00

0.16.48

3.02.17

Bivio S.S. N°67

58

6.3

141

-6.65

30.00

0.12.36

3.14.53

Contea

64.5

6.5

148

0.11

26.00

0.15.00

3.29.53

Dicomano

68

3.5

162

0.40

25.00

0.08.24

3.38.17

Vicchio

76

8

171

0.11

27.00

0.17.47

3.56.04

Borgo S.L.

83

7

193

0.31

27.00

0.15.33

4.11.37

Dopo una breve sosta per le foto e per la “merenda” si scende a dx su asfalto in direzione Pontassieve e dopo circa 500mt. Troviamo sulla dx l’imbocco del sentiero g05g per Turicchi che percorriamo su ampia strada bianca, dopo circa 2 Km si devia a dx seguendo il segnavia g05g , il sentiero si restringe ma il fondo è comunque buono ed in breve si raggiunge in fondo ad una ripida discesa la costruzione della Chiesa della “Madonna de' Fossi”, si prosegue in salita sul sentiero segnato subito a sx dietro la costruzione, dopo tale salita, impegnativa ma corta si prosegue in quota fino alla “Croce in Pietra” da qui seguiamo ancora il segnavia g05g ma poco dopo, in occasione di una leggera svolta a dx del sentiero, lo lasciamo a favore di una carrareccia che prosegue dritta ma non segnalata, questa curva decisamente a sx in discesa, la discesa è abbastanza ripida ma con fondo compatto, dopo un paio di Km ci immettiamo sulla strada asfaltata all’altezza della Fattoria “Il Palagio”, si svolta a dx verso l’abitato di Pomino fino poi a scendere in picchiata fino al bivio della SS67, si prende a dx verso Contea-Dicomano e da qui ripercorriamo in senso inverso la strada fatta al mattino fino a Borgo S. Lorenzo.
Complessivamente il percorso è molto bello, si sviluppa per metà su sterrato, tutta la parte dello g
00g e del g05g è quasi interamente immersa nel bosco, è consigliabile percorrere questo itinerario in un periodo asciutto in quanto la conformazione del terreno in molte sue parti , favorisce la ristagnazione dell’acqua, creando enormi pozze.
Come variante al percorso indicato si può percorrere tutto il sentiero g
05g fino a Rata e poi ancora fino a Turicchi, da qui  dopo un paio di Km su asfalto si incrocia la SS67 in prossimità di Contea.
 

La storia del luogo e ambiente:

Oratorio della Madonna de' Fossi: 
I Fossi è il nome della località alpestre posta sul dorso della montagna della Consuma, fra il Poggio del Castello e il Poggio di Tirilli, ad un’altitudine di circa 900 m. Grazie all’abbondanza delle sorgenti e quindi dei rigagnoli d’acqua la zona è ricca di vegetazione montana e forse deve proprio a questa sua caratteristica il proprio toponimo.
Questa cura fu eretta nel secolo XVIII per provvedere alla popolazione sparsa che abitava in questo territorio e che si raggruppava nel nucleo di case, detto Metamolle, che era troppo distante dalle più vicine chiese di Pomino e di Tosina.
In realtà nel luogo esisteva già una chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmine ai Fossi, forse un oratorio annesso all’Ospizio dei frati francescani, come risulta nell’elenco delle chiese annesse alla pieve di Pomino della fine del secolo XIII.
Sul Poggio Castello, a nord della chiesa, sorgeva secondo il Niccolai, l’antico castello medievale dei Conti Guidi. Una campagna di scavo condotta nel 1977 ha portato alla luce dei resti che forse appartenevano ad un piccolo castrum., esistito fra il IX e il XIII secolo.
Qui transitava l’unica strada che durante il Medioevo collegava il Casentino con la Val di Sieve. Probabilmente si trattava di una via di pellegrinaggio che veniva usata dai viandanti che trovavano qui un luogo di ristoro, dal momento che esisteva un Ospizio di Frati Francescani, oggi inglobato nella canonica.

 

 

A.S.

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